«La situazione è molto grave al sud. E a nord, al confine con il Libano, c’è tensione. Da lì sono già entrati, ma sai come funziona, arrivano un po’ alla volta non con tutta la forza». K. è preoccupato. Lui è un farmacista palestinese cittadino dello Stato d’Israele. Da quando è riesplosa la…
«Lascio la famiglia a casa con una mano sul cuore. Lavorare in guerra qui è obbligatorio»
